La Croazia garantirà ai nomadi digitali una vita lavorativa legittima nel paese

I nomadi digitali sono un vero e proprio gruppo di persone nel mondo che sfrutta l’aiuto della tecnologia per lavorare letteralmente da qualsiasi parte del mondo. Lavorano principalmente all'estero perché non si stabiliscono nel paese da cui ha origine il lavoro. Si tratta quindi per lo più di stranieri che amano svolgere il proprio lavoro all'estero da qualsiasi luogo con l'ausilio di strumenti digitali.

Ora, riconoscendo questa classe di persone, la Croazia ha avviato il processo per il lancio del visto per nomadi digitali. Ciò consentirà ai nomadi digitali internazionali di lavorare in Croazia in modo totalmente indipendente dal luogo e dal tempo.

Andrej Plenkovic, il primo ministro croato, ha annunciato questa mossa attraverso il suo post su Twitter. Con l’obiettivo di implementare il visto per nomadi digitali, la Croazia adeguerà la legge sugli stranieri, regolamentando così legalmente i nomadi digitali che soggiornano nel paese.

Con la modifica della legge sugli stranieri per dare attuazione alla nuova decisione, la Croazia diventerà uno dei primi paesi al mondo a regolamentare legalmente i nomadi digitali che soggiornano nel paese.

Sebbene il primo ministro croato sia favorevole alla nuova misura, l'emendamento alla legge sugli stranieri dovrà prima passare attraverso il parlamento croato e guadagnare la maggioranza per essere approvato.

Poiché i nomadi digitali stanno aumentando di numero negli ultimi anni. Sono emersi come una vera entità da considerare. Le nazioni del mondo hanno iniziato a modificare le loro leggi per gli stranieri che soggiornano e lavorano nel paese, per includere i nomadi digitali.

Come riportato dai partner di MBO, solo negli Stati Uniti ci sono 4.8 milioni di lavoratori indipendenti che si identificano come nomadi digitali. Nel Regno Unito, allo 0.03% del mercato del lavoro vengono offerti posti di lavoro che supportano il lavoro da remoto. Questo si adatta perfettamente ai nomadi digitali.

La scoperta più significativa a questo proposito è che la produttività osservata tra i lavoratori a distanza è superiore del 13% rispetto a quella degli impiegati. La ciliegina sulla torta è che i lavoratori a distanza, come i nomadi digitali, hanno il 23% in meno di probabilità di prendersi giorni di ferie per ammalarsi.

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